domenica 4 aprile 2010

Nel Lazio comandano RAMPELLI e ALEMANNO



Nel Lazio comandano Rampelli e Alemanno
PRIMO PIANO
Di Franco Adriano

Ecco chi conta di più con la Polverini presidente alla Pisana

La nuova geografia politica del centro-destra nel Lazio è già pronta. Nonostante il Pdl non sia riuscito a presentare la sua lista a Roma. Lo sostiene Nota politica.it nel disegnare il ritratto «trasfigurato» della nuova maggioranza di governo. Il fenomeno per certi versi scontati, ma comunque interessante è che i candidati della lista Polverini, ignoti ai più, sono stati adottati nelle ultime settimane di campagna elettorale dai capi romani orfani dei propri candidati. I nuovi rapporti di forza sarebbero questi. In cima alla lista, con il maggior numero di consiglieri eletti, c'è Fabio Rampelli cui è legata politicamente anche il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. A loro fanno riferimenti almeno sette neoconsiglieri. La giovane Chiara Colosimo, eletta nel listino bloccato. Tre degli otto eletti del Pdl fuori dalla provincia di Roma (Giovanni di Giorgi da Latina; Giancarlo Gabbianelli da Viterbo; Antonio Cicchetti da Rieti). Ma anche tre eletti della Lista Polverini sbarcano alla Pisana grazie all'adozione di Rampelli. Sono Giuseppe Melpignano, Angelo Miele, Pino Palmieri. È il nuovo gruppo di comando del centrodestra alla Pisana. Cui si potrebbero aggiungere altri due neo consiglieri: Francesco Pasquali, vice della Meloni alla guida della Giovane Italia e Giancarlo Miele dello stesso movimento. Dopo Rampelli e Meloni viene Gianni Alemanno con più voti di preferenza raccolti, ma un numero minore di consiglieri eletti: 5. Oltre alla moglie Isabella Rauti eletta nel listino bloccato, al sindaco di Roma fanno riferimento: Stefano Galetto di Latina e Franco Fiorito di Frosinone e dalla Lista Polverini: Mario Brozzi, l'ex medico della Roma calcio e Gilberto Casciani. Andrea Augello, coordinatore della campagna elettorale della Polverini, ha adottato tre neo consiglieri: Francesco Saponaro e Alessandro Vicari. E una, Annalisa D'Aguanno, eletta nel listino. Due sono gli eletti voluti dal commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani (Carlo De Romanis e Lidia Nobili) entrambi nel listino. Due anche i consiglieri di Alfredo Pallone, assurto alle cronache nazioanli per la vicenda della lista mancata, (Gina Cetrone e Mario Abruzzese di Frosinone). Tra gli emergenti autonomi da segnalare Claudio Fazzone da Latina (28mila voti). Infine, Alessandra Mandarelli (voluta dalla Polverini e da Gianfranco Fini), Ernesto Irmici (da Fabrizio Cicchitto) e Veronica Cappelaro (in quota Denis Verdini). Ci sono poi i sei eletti dell'Udc.

Articolo uscito sul quotidiano "Italia Oggi"
http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1651892&codiciTestate=1&sez=giornali&testo=rampelli&titolo=Nel%20Lazio%20comandano%20Rampelli%20e%20Alemanno



Rampelli:"Regionali, non ha vinto la Lega ma chi rappresenta il cambiamento"

"Non è vero che ha vinto la Lega, ha vinto chi è riuscito a rappresentare al meglio il bisogno di cambiamento del popolo italiano.Come Renata Polverini nel Lazio, Giuseppe Scopelliti in Calabria e Stefano Caldoro in Campania”.

“Il PdL vince quando va deciso verso la direzione desiderata dai cittadini senza indugi e intellettualismi, dimostrandosi capace di affrontare le criticità del nostro tempo senza cedere alla tentazione del pensiero unico e del relativismo”.

“Purtroppo il desiderio di cambiamento ha intrapreso anche la strada dell'astensionismo, alimentato dalla furia anti-berlusconiana, dai gossip, dalle intercettazioni mediatiche, dagli avvisi di garanzia a orologeria, dai litigi interni ai partiti e da quelli tra le coalizioni, insomma dalla somma dei difetti della nuova Repubblica con quelli della vecchia”.

“Quando il dato dell'affluenza alle urne si assottiglia non è vero che non ci guadagna nessuno: vincono le oligarchie e i poteri che desiderano commissariare la sovranità popolare”.

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